Grazie al fatto di essere " figlio " del Ticino il Villoresi ospita una ricchissima varietà di pesci come persici reali, triotti, scardole, alborelle,barbi, tinche,carpe, lucci,lucioperca, cavedani e ghiozzi. Tutte specie che durante i periodi di asciutta del canale non potrebbero sopravvivere. Per evitare dunque la strage il Consorzio da anni mette in campo operai e ditte specializzate, chiamate a recuperare i pesci per poi rilasciarli in acque sicure. È successo anche nei mei scorsi in occasione dell ' attuale secca totale per i lavori di impermeabilizzazione. Ma questa volta la necessità di mettere in salvo i pesci è stata anche l ' occasione per mettere alla prova la collaborazione fra il Consorzio ETVilloresi e il Parco del Ticino, attraverso una nuova interessante iniziativa congiunta per la conservazione di specie autoctone. Il Parco del Ticino sta infatti ospitando nei propri incubatoi della riserva La Fagiana preziosi esemplari di luccio, pigo e savetta, specie assolutamente lombarde, in attesa della fase riproduttiva. Quando sarà il momentoverranno rimessiinlibertà nonsolo gli esemplari adulti, ma anche i giovani nati per ripopolare le acque del Ticino. «Le asciutte sono veramente indispensabili - afferma Alessandro Folli, presidente di ETVilloresi - per garantire la necessaria funzionalità del sistema idraulico, ma la nostra attenzione per la salvaguardia della fauna ittica rimane sempre alta. Oltre alla collaborazione col Parco del Ticino ci sono numerosi progetti che mirano a rafforzare le connessioni idraulico - ecologiche».