Oltre 20 chilometri di piste ciclabili in più, tra cantieri già aperti, progettazioni già pronte e i 15 chilometri di percorsi ciclopedonali (in sede protetta o mista) previsti sulle ex Falck. la mobilità punta anche sulle due ruote, che in questi anni hanno trovato più di un ostacolo tra piste che finiscono nel nulla, assenza di collegamenti, scarse manutenzioni. Lo scorso giugno sono partiti in via Martestana-Sacco e Vanzetti, i lavori per il collegamento con il Parco Media Valle del Lambro per circa 1,5 chilometri. Entro ottobre partirà il cantiere per quella fino al Parco Martesana, opera compensativa della biopiattaforma. Da via Martesana si raggiungerà via Pisa per poi agganciarsi alla ciclabile già esistente in direzione Cologno. Dall'altro lato, un itinerario più lungo verso Milano: la ciclabile attraverserà via Manin, «scavalcherà il Lambro», arriverà al Parco Adriano e si unirà anche quella del Naviglio Martesana a Milano. «Con la ciclabile Manin andiamo a destra verso il Parco Adriano, attraversando la Bergamella, e con i 600mila euro di contributo di Regione realizzeramo anche l'illuminazione - spiega l'assessore ai Lavori Pubblici Antonio Lamiranda -. La soluzione finale in via Manin sarà dentro il centro sportivo». Poi c'è quella di 1,5 chilometri, che ha ottenuto 400mila euro sempre da Regione, per collegare la stazione Fs alla fermata del Rondò, alla pista attuale di via Rovani che arriva fino al Parco Nord, al sottopasso Roma-Marelli, a garanzia di futura connessione, e a quella sovracomunale di viale Monza. Anche qui i lavori inizieranno a settembre. «Con questa programmazione e progettazione abbiamo puntato su opere utili. Con la pista Gramsci arriviamo fino in largo Morganti. Ci manca un percorso sul cavalcavia Buozzi per essere in rete con piazza Duomo».