Nasce Asfo Valli delle Sorgenti. L ' alleanza per tutelare i boschi

Non solo emergenza, ma programmazione. Quindi, prendersi cura dei boschi per esaltare il loro valore ambientale e sociale e per cancellare i rischi legati all ' abbandono. È tra le prime esperienze di questo tipo in Lombardia la costituzione di una nuova associazione fondiaria, che sta prendendo piede in queste settimane, denominata " Asfo Valli delle sorgenti " . Nasce per volontà dell ' amministrazione comunale e del Parco Campo dei Fiori ed è finalizzata alla gestione unitaria e pluriennale dei boschi del territorio luvinatese. Venerdì sera, da remoto per la situazione epidemiologica in corso, è continuato il dialogo con il territorio, coinvolgendo le associazioni attive e sensibili all ' ambiente, quali Legambiente, Lipu, Associazione Amici Campo dei Fiori, Grotta Remeron, Italia Nostra, Fai Ambiente, Osservatorio Astronomico, Protezione Civile Valtinella, Consorzio Castanicoltori. «Tutti d ' accordo - spiega il sindaco Alessandro Boriani - nel cogliere l ' opportunità di una ripartenza che segna un cambio di passo anche per i nostri enti pubblici: da uffici autorizzativi e di controllo a soggetti che propongono una nuova fase progettuale per il territorio». Lunedì 15 marzo l ' incontro con gli stakeholder economici e sociali per arrivare infine a un momento di confronto con tutti i soggetti politici e istituzionali. «Il progetto non vuole essere calato dall ' alto, ma coinvolgere tutti i cittadini e i soggetti attivi del territorio», continua il sindaco. D ' altra parte, la nascita della nuova realtà richiede un lavoro certosino che passa attraverso il contatto con quasi cento proprietari, tale è la parcellizzazione di proprietà private del versante sud del Campo dei Fiori. «Una situazione che, per motivi economici e organizzativi, ha impedito di fatto la regolare manutenzione che, prima della seconda guerra mondiale, era una normale attività, per il pascolo delle mucche e per la legna dei camini con cui scaldarsi - prosegue Boriani - Stiamo lavorando per mettere in atto interventi di mitigazione del rischio sul torrente Tinella con investimenti per altri 500mila euro, dopo gli incendi e le alluvioni, ma il problema non è a valle con il Tinella, bensì a monte, nei boschi. Lì si deve intervenire, con il cambiamento della loro storia, grazie a questa sorta di startup ambientale».