«La mia bioarchitettura Vivere e lavorare immersi nella natura»

Addio grattacieli, il futuro è orizzontale (e sostenibile). Parola di Kengo Kuma, Maestro dell'architettura organica, fra i più importanti architetti al mondo che ha fatto dell'armonia fra edifici e paesaggio la sua filosofia. Porta la firma del suo studio (con sede a Tokio e a Parigi) il progetto che riqualificherà la zona di Parco Lambro, progetto visionario battezzato Welcome che rivoluzionerà i concetti di lavoro e vita sociale, perché è stato pensato per avvicinare l'uomo alla natura e per ottenere una migliore qualità di vita e di lavoro. Il cantiere è stato aperto ieri nell'ex area Rizzoli, zona periferica industriale oggi abbandonata a ridosso del Parco Lambro (e collegata al centro dalla Metro verde). Una «bolla magica» fatta di uffici, auditorium, spazi di co-working, hall riservate agli incontri di lavoro, ma anche ristoranti, negozi, un supermercato, un'area wellness e luoghi per eventi. Dentro e fuori, pubblico e privato, lavoro e tempo libero, tutto si fonde sotto il segno di un «filo verde», il lietmotiv dell'intero progetto: dalla piazza, ricca di vegetazione e circondata dalle colline alle serre, che diventeranno luoghi speciali di lavoro, intrattenimento e svago. Finanziato dal fondo PineBridge Benson Elliot e voluto dalla piattaforma indipendente Europa Risorse, il progetto guarda al benessere delle persone che lo vivranno e al benessere del pianeta. Insomma, è la proiezione di quel che sarà la città del futuro: verde, iperconnessa, al servizio della conoscenza e delle persone. Proprio come diventerà Milano nell'era post-pandemia. Come spiega Kengo Kuma, la «nostra filosofia è di non sopraffare il paesaggio con grandi edifici. Milano è una città che presenta un connubio unico ed entusiasmante di modernità e tradizione dal punto di vista dell'arte, dell'architettura e dell'artigianalità e ciò la rende il posto ideale dove realizzare il nostro lavoro. Grazie alla maestria artigiana italiana, è possibile raggiungere un livello qualitativo elevato attraverso un approccio organico al design e alla progettazione del legno», da decenni suoi cavalli di battaglia. Ed ecco che l'architettura non invade il paesaggio, ed è «orizzontale», perché, come spiega Yuki Ikeguchi, partner di Kengo Kuma and Associates e designer di Welcome: «A ispirarci è stato proprio il Parco Lambro. Architettura biofilica significa vivere in simbiosi e a contatto con la natura. E questo è spazio architettonico completamente integrato con la vegetazione e realizzato in materiali organici». Ed ecco che per la struttura saranno utilizzati solo 3 materiali, coniugati «in maniera sinergica»: calcestruzzo per le fondamenta e l'interrato, che fuori terra lascia la scena ad acciaio e legno. Il sistema di generazione di energia e l'utilizzo di panelli fotovoltaici permetteranno di raggiungere la massima sostenibilità, in un progetto che anticipa il futuro degli spazi di lavoro post Covid19. Quindi zero emissioni, energie rinnovabili, controllo dei consumi, recupero dell'acqua, il verde e le specie endemiche come parte integrante del complesso, solo per citare alcune caratteristiche. Un sogno che si realizza per Antonio Napoleone, presidente di Europa Risorse: «Da anni lavoriamo in questa direzione, per il benessere di chi lavora: l'obiettivo più importante è metter in condizione persone di lavorare in modo più sereno, anche per evitare stress e malattie». E si vivrà certo meglio in questi 50mila i metri quadri strutturati in sei corpi inondati di luce naturale, flessibili, stratificati, ruotati e intrecciati tra loro, che digradano come anfiteatri naturali verso il Parco Lambro.