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La foresta del cibo? Al Parco Nord

( 25 Febbraio 2021 )

Nella città della biblioteca degli alberi e del bosco verticale non poteva mancare, e ci mancherebbe, una foresta del cibo. L'idea, meno fru-fru delle due altre celebrities vegetali milanesi, è del parco nord di Milano. Che nel suo lodevole obiettivo di aiutare noi cittadini a un minimo di memoria botanica ha deciso di dedicare 10mila metri quadri del suo territorio alla creazione della Food forest (in inglese - come l'hanno chiamata loro - suona più chic). Un fazzoletto di terra dove cresceranno duemila piante "commestibili", una sorta di enciclopedia vivente delle specie autoctone oggi un po' dimenticate che per millenni hanno regalato bacche, essenze e frutti alla tavola lombarda.

Il menù del parco è ricco: ci sono i prugnoli con le loro bacche viola che sembrano mirtilloni con cui (la raccolta è a fine ottobre-inizio novembre, dopo le prime gelate) si fa il bargnolino, un liquore.
Ci sono i giuggioli - alias i datteri cinesi - con i loro frutti dolcissimi e morbidi che hanno dato il nome al proverbiale brodo (di giuggiole). I melograni, ognuno di loro cattura 7 kg. di CO2 l'anno come ricordano gli scienziati della Food forest, garantiranno il doppio spettacolo della fioritura prima e della produzione poi.
Ci sono i gelsi che si sono riciclati da cibo per i bachi da seta e da motori dell'industria tessile lombarda in produttori di bacche amatissime da tordi, merli e umani, i sambuchi che sono da secoli l'ingrediente base del pan meino, il pan di miglio tradizionale della nostra regione.
C'è l'azzeruolo, produttore di gustosissime mini-mele acidule e molto dissetanti, un altro desaparecido delle piante del Nord.

La piantumazione di questa tavolata naturale è già iniziata lo scorso anno e sarà completata la prossima primavera. E accanto ai percorsi scientifici per conoscere le essenze arboree della Food forest, è l'idea dei suoi creatori, dovrebbero nascere una serie di iniziative collaterali tra cui i corsi di cucina per imparare a utilizzare radici, frutti, fiori e foglie sulle nostre tavole, come si faceva una volta. I milanesi, volendo, possono dare un loro contributo alla nascita del parco della foresta del cibo al parco Nord. Gli alberi, infatti, possono essere adottati attraverso la piattaforma wownature. eu con una piccola donazione. I frutti invece, quando le piante arriveranno a produzione, saranno a disposizione di tutti i cittadini.

Fonte: la Repubblica - TuttoMilano
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