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La natura si fa largo

( 31 Marzo 2020 )

Forse non serve neanche scomodare sua maestà Giovane Holden e le sue anatre dopo gli inverni di Central Park. Nella quarantena umana di massa, gli animali metropolitani di solito costretti a giocare a nascondino si prendono la città. A partire dai cani che si ritrovano marciapiedi spalancati, oltre a offrire ai loro padroni una delle poche scuse per uscire di casa. Ma ieri la scena la rubavano colleghi più esotici. A cominciare dai pappagalli, appollaiati sui rami in fiore del parco Sempione. Oppure gli anatroccoli in coda per il Malpensa Express in una stazione di Cadorna semi deserta in quella che, in altri tempi, era considerata l'ora di punta. Una delegazione di anatre poi è uscita a fare la doccia ai piedi dell'Ago e Filo, davanti al passaggio di una manciata di persone loro sì nascoste dietro a mascherina. Una riscoperta della natura che conferma Silvio Anderloni di Italia Nostra: «Gli animali appena c'è un po' di tranquillità rimettono la testa fuori. Ieri ero in macchina sulla strada verso il Bosco in città e mi hanno attraversato davanti una sfilza di gallinelle d'acqua», racconta. Si è dovuto fermare, come davanti alle mucche in India. Dentro al Bosco, altre sorprese: «Si vedono le volpi in pieno giorno, di solito escono e spesso malvolentieri di notte. Idem a Porto di Mare, i vigili ci mandano foto di fagiani», aggiunge Anderloni. Fagiani che ieri decollavano anche dai prati del parco Lambro, un po' come gli scoiattoli grigi saltavano dai rami del parco Solari. L'esplosione della primavera, il surplus di luce portato dall'ora legale. Anche l'aria è tornata respirabile, anche se nel weekend per due volte, dopo una serie di giorni positivi, il Pm10 ha superato la soglia dei 50 microgrammi, nonostante la città fosse sostanzialmente in stand by : «È successo che sabato mattina è arrivato sulla Lombardia un trasporto di polvere desertica, proveniente dal Kazakistan o forse dal Sahara, in una massa d'aria», spiega Guido Lanzani, responsabile qualità dell'aria di Arpa Lombardia. 

Anche sul Naviglio sono giorni di risveglio della fauna. Oltre alle solite papere, nell'ultima settimana domina la scena un cigno, nutrito dalla gente con lancio di cibo dai balconi per questioni di distanziamento sociale. Ovviamente ci sono le nutrie. Che a sentire i residenti purtroppo sono habitué. Eppure ieri dal ponte della Darsena c'era qualche spettatore che scattava foto col cellulare. La quiete dentro la tempesta fa apprezzare anche gli animali di serie B. Sarebbe un zoo a cielo aperto bellissimo per i figli minori di questa città. Peccato che siano chiusi in casa ad aspettare giorni migliori.

© RIPRODUZIONE RISERVATA 

Fonte: Corriere della Sera, Milano
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