Un "ecomuseo" che parli dell'acqua e della terra

ISAN DONATO IL PROGETTO Per riscoprire la Vettabbia e la rete dei fontanili

di Barbara Sanaldi Scoprire dal vivo un mondo ricco di storia, cultura, tradizioni e peculiarità, e farsi testimoni e "cantori" di un territorio che nasconde percorsi di memoria in attesa di valorizzazione e protezione. È l'ambizioso progetto di "NoiNetwork organizzazione innovazione", nuova associazione nata da una costola di RecSando. Organizzata sulla base di dipartimenti tematici, per "Noi" una delle prime sfide è quella di un vero e proprio ecomuseo dedicato a Vettabbia e Fontanili, ambizioso progetto presentato nei giorni scorsi e che prenderà forma nei prossimi mesi. L'ecomuseo, spiegano i promotori «intende raccontare il territorio del Sud Est Milano e zone limitrofe con l'obiettivo di valorizzare i luoghi, la cultura, le tradizioni, innovando, ma garantendo la sua origine agricola, ancora ricca di cascine, campi, boschi, corsi d'acqua e fontanili, castelli, borghi, agriturismi, sentieri e percorsi da scoprire, ricchi di flora e fauna tipica della nostra zona, all'interno del Parco Agricolo Sud Milano». Secondo l'associazione «l'idea di ecomuseo rappresenta l'alternativa al museo tradizionale, detto "sotto vetro"; l'ecomuseo cioè si caratterizza e si differenzia dai vecchi musei perché non privilegia collezioni storiche particolari e definite, ma mette al centro i valori ambientali e culturali del patrimonio presente nei territori e nelle comunità locali». A costituire così gli "oggetti" da scoprire, visitare e spiegare sarà così il ricco patrimonio legato alla "terra dell'acqua", quel Sudmilano attraversato da rogge e fontanili che per secoli hanno consentito vita, cultura e tradizioni. L'intento dell'ecomuseo, spiegano i promotori, è quello di trasformare oasi, fontanili, marcite, abbazie, castelli, boschi, chiese, sentieri e caratteristiche delle grandi arterie viarie, via Emilia e Paullese, in occasioni di studio e approfondimento, con un occhio attento, precisa Fabrizio Cremonesi, uno dei promotori di "Noi", «a tutti gli aspetti tecnologici, scientifici, storici, ecologici e di tutela del nostro patrimonio affinché venga sempre perseguito il nostro motto che è #buonepratichedifuturo». Sono così in preparazione «eventi, percorsi comuni, incontri e proposte di dialogo - concludono gli ideatori del progetto - per coinvolgere i cittadini, ognuno con la sua competenza, nella creazione di un ecomuseo vivo e attivo».