PROPOSTA Progetto elaborato dagli uffici comunali, il punto di ristoro legato all'ampliamento del Parco Adda Sud
Il futuro dell'oasi verde di viale Dalmazia in sei tavole grafiche. La proposta progettuale è stata illustrata ieri in Broletto per dare un volto nuovo al parco, l'ampio terreno agricolo acquistato dal Comune nel 1953 e piantumato grazie a un contributo di Enrico Mattei, l'allora presidente dell'Eni. Ecco il ridisegno dell'area nel cuore di Lodi. Il primo passo è una nuova configurazione degli accessi, modificata in modo sostanziale con l'arretramento della recinzione su viale Dalmazia: una parte del parco rimarrà quindi sempre aperta, rappresentata dall'anello circondato da filari di alberi. Si interverrà poi sui percorsi e la pavimentazione: nell'area interna i tracciati saranno rinnovati nelle geometri e nei materiali; all'esterno ci sarà un grande anello carrabile attorno agli ippocastani: adatto per le passeggiate, per accogliere fiere e mercatini (ad esempio dello street food), o per pedalate in bicicletta. Nella parte centrale si procederà inoltre a un'operazione di manutenzione straordinaria, finalizzata alla rimozione di strutture e porzioni di pavimentazione ammalorata; ai margini dello spalto di corso Archinti verrà mantenuta la colonia felina e realizzata una nuova area cani. In programma anche la creazione di una piazza antistante la sede del Parco Adda Sud, dove sarà riqualificata l'aiuola centrale con l'obiettivo di farla diventare luogo di aggregazione. Qui sarà costruito un punto di ristoro con servizi igienici, grazie all'ampliamento dell'immobile in uso al Parco. Saranno riviste infine le funzioni dell'Isola Carolina, in modo che possa essere maggiormente utilizzata dalle famiglie con bambini, giovani e sportivi: la parte del parco verso corso Archinti sarà riservata al fitness, al centro ci sarà uno spazio per i più piccoli con pavimentazione antishock e verso viale Dante un'area per i ragazzi. E sul fronte del verde saranno piantati 15 alberi lungo viale Dalmazia e altri 10 ippocastani per rendere più folto il filare lungo l'anello di accesso al parco. Fuori dal progetto invece la sistemazione della rampa su via del Guasto, chiusa per ragioni di sicurezza. Su tutto il progetto occorrerà il parere favorevole della soprintendenza.