caselle landiSuccesso domenica per la 155esima edizione
La pioggia non frena la Fiera di Caselle Landi. La 155esima edizione, partita domenica mattina con cielo nero e scrosci violenti, ha saputo guardare avanti, nel sole, che infatti è tornato per qualche ora a baciare le mostre sul Grande fiume, le esposizioni di attrezzi d'epoca e moderni, la fattoria didattica, gli spettacoli equestri e di falconeria, le dimostrazioni di tosatura, di mungitura, di taglio del legno, unitamente alla musica e alla buona tavola. Tante le autorità all'inaugurazione, fra cui il vescovo di Lodi monsignor Maurizio Malvestiti, che ha affrontato il tema della custodia del creato unendo idealmente l'intera diocesi, dalla sede della Canottieri Lodi all'argine del Po di Caselle, con l'invito dei vescovi italiani a custodire la biodiversità: «Ci sono una varietà di organismi acquatici e terrestri da mantenere quale eredità per le giovani generazioni». E con riferimento all'avvio del nuovo anno scolastico ha aggiunto: «Auspico che la scuola faccia sempre la sua parte in questa sfida per una ecologia integrale con l'uomo e la donna capolavoro per sensibilità e responsabilità e non sfruttatori di nessuno, dunque beneficiari e custodi». Infine: «Un augurio particolare, a motivo dell'agricoltura che è identità storica della profonda pianura tra Adda e Po, agli amici dell'Istituto Tosi e della Facoltà di Medicina Veterinaria di Lodi». Il sindaco Piero Luigi Bianchi ha espresso riconoscenza per la partecipazione alle tante istituzioni e ai tanti enti che, nonostante la pioggia, hanno voluto esserci, fra cui Regione, Provincia di Lodi, Aipo, Autorità di bacino, Parco Adda Sud, Parco del Ticino, Coldiretti, Confagricoltura, Consorzio Bonifica Muzza, Amici di Caselle Torinese oltre alle autorità militari. Presenti inoltre il senatore Luigi Augussori e l'onorevole Guido Guidesi. «È segno di grande amicizia», ha detto, ringraziando per l'organizzazione il Comitato Fiera e tutte le realtà che hanno contribuito a realizzarla. «Alla Fiera dello scorso anno avevamo chiesto che il Basso Lodigiano si identificasse con il cambio del nome del casello dell'A1 ed oggi è realtà grazie allo sforzo di tutti - ha sottolineato il sindaco -, ma il cartello va riempito di contenuti; avevamo chiesto di creare politiche di area vasta e il tratto del nostro fiume è stato riconosciuto Riserva Mab Unesco: ora dobbiamo attivare politiche che guardino al futuro di un territorio da tutelare e sviluppare». Immediato il riscontro dell'assessore regionale al territorio Pietro Foroni: «Il consiglio regionale ha già tolto la previsione di aiuto che distingue fra comuni montani e gli altri, gli aiuti verranno dati a tutti i Comuni sotto i 5 mila abitanti».