SULLE OROBIE TRE SETTIMANE DI SORVEGLIANZA DELLE GREGGI PER 50 VOLONTARI
di FEDERICA PACELLA - BERGAMO - MILLENNIALS alla prova d'alpeggio: la scoperta di tradizioni e antichi mestieri entusiasma i giovani. Positivi, infatti, i riscontri dei 50 volontari che, tra giugno e settembre, hanno passato fino a 3 settimane negli alpeggi delle Orobie bergamasche nell'ambito della quarta edizione del progetto Pasturs, messo in campo dalla Cooperativa Eliante onlus, con la partnership di Coldiretti Bergamo, Wwf Bergamo-Brescia e Parco delle Orobie Bergamasche, con il supporto di Regione Lombardia - progetto Life Gestire 2020 «Natura che Vale», progetto Life EuroLargeCarnivores e AlmoNature - Fondazione Cappellino. I volontari sono arrivati da tutta Italia (ma anche da Olanda e Svezia) per aiutare i pastori nel loro lavoro. Nove gli alpeggi coinvolti nel Parco delle Orobie bergamasche: Alpe Cardeto di Renato Balduzzi, Alpe Vodala di Silvestro Maroni, Alpe Grabiasca di Fabio Boni, Alpe Zo di Massimo Balduzzi, Alpe Fontana Mora di Aldo Pasini, Alpe Neel di Pietro Zucchelli, Alpe Manina di Andrea Morelli, Alpe Venano di Giuseppe Salvi, Alpe Flesio di Massimo Biondi con un'altitudine massima di 2.328 m s.l.m. I VOLONTARI si sono così occupati della sorveglianza del gregge, di montare e smontare le recinzioni elettrificate, hanno aiutato i pastori nella gestione dei cani, sensibilizzato i turisti sulle tematiche di biodiversità oltre ad essere stati di aiuto nelle faccende quotidiane (cucinare, accendere il fuoco, fare il fieno, aiuto nella gestione delle pecore malate). Inoltre, gli studenti universitari hanno avuto la possibilità di effettuare un tirocinio e di rendere l'esperienza protagonista della loro tesi di laurea. Un'esperienza che ha lasciato molto soddisfatti i partecipanti tanto che il 90% vorrebbe ripetere l'esperienza anche nel 2020. L'obiettivo finale era quello di migliorare la convivenza tra pastori e grandi predatori mitigando il rischio di possibili predazioni sul bestiame domestico. Per questo, i pastori hanno seguito un corso di formazione e hanno ricevuto in concessione gratuita recinzioni elettrificate e cani da guardiania per proteggere le greggi dalle possibili incursioni dei grandi predatori. Non solo: lungo i sentieri di Pasturs e negli alpeggi sono stati appesi cartelli informativi per turisti ed escursionisti sui comportamenti da adottare in caso di incontro con cani da lavoro. Tutto ciò ha portato il progetto Pasturs a essere segnalato dalla Commissione Europea. © RIPRODUZIONE RISERVATA