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La cascina assume i contadini cinesi «Specialisti del riso»

( 24 Agosto 2019 )

Barona Cacciatori di erbacce nel Parco Agricolo Sud

Due uomini, una donna. Tre contadini cinesi sono stati arruolati dalla Cascina Battivacco, azienda agricola attiva nel Parco Sud, quartiere Barona: «Raccolgono manualmente, oltre alle erbacce, il "riso crodo", una varietà di riso selvatico che si autosemina e inquina la varietà dominante», spiegano i titolari della cascina. 

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Le nuove mondine lombarde vengono dall'Oriente, dalle terre dove il riso è coltura e cultura nazionale dal VI millennio avanti Cristo. Ad agosto, nelle risaie del Parco Sud, tra la Barona e Ronchetto sul Naviglio, la Cina si confonde nella campagna lombarda, alle porte di Milano.

Le nuove mondine sono lavoratori chiamati per la stagione estiva, prima della raccolta del riso, quando bisogna pulire il futuro raccolto da erbacce e dalle varietà che lo infestano. I cinesi immersi nell'acqua fino alle ginocchia lo chiamano «falso riso», in un italiano stentato. Lavorano ogni anno nelle risaie della Cascina Battivacco, produttori di riso dal 1965, dove si conserva la memoria del passato agricolo del capoluogo. Quest'estate sono in tre, due uomini e una donna: «Li chiamiamo ogni anno ad agosto, quando la varietà seminata non è ancora arrivata a maturazione - racconta Lucia Fedeli, contitolare dell'azienda -. Raccolgono manualmente, oltre alle erbacce, il "riso crodo", una varietà di riso selvatico che si autosemina e che quindi inquina la varietà dominante seminata nella nostra campagna: se la risaia non viene tenuta pulita, il riso crodo tende a diventare la coltura dominante». È la pianta più temuta dai risicoltori. Simile d'aspetto al "riso buono", matura prima del riso: il chicco non resta nella spiga e cade a terra infestando in modo incontrollabile la risaia.

Per questo c'è bisogno di mani esperte, oltreché disposte alla fatica: «È un lavoro che nelle nostre risaie facevano le mondine, con l'acqua alle ginocchia per intere giornate, a piedi nudi e con la schiena curva per togliere le erbacce infestanti. Oggi necessita di una conoscenza che gli asiatici ancora possiedono. La loro cultura del riso millenaria fa sì che sappiano distinguere con grande facilità le varietà di riso, e riconoscere il riso non buono».

La precisione e la disponibilità ad accogliere un mestiere da noi scomparso: sono i due fattori che hanno stimolato negli anni «un flusso continuo di persone dalla Cina disposte ad accettare questo lavoro stagionale altamente richiesto. È un passaparola: tranne qualche eccezione, ogni estate abbiamo lavoratori nuovi. In passato arrivavano anche dall'est Europa. Le nostre "nuove mondine" arrivano da nazioni dove la realtà agricola è ancora prevalente».


Stefania Chiale 

© RIPRODUZIONE RISERVATA 

Fonte: Corriere della Sera, Milano
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