Musart festival
Nati agli inizi degli anni Settanta a Roma da un'idea del contrabbassista Giovanni Tommaso - che riuniva attorno a sè quattro mostri sacri della nostra scena jazz come Bruno Biriaco alla batteria, Claudio Fasoli al sax, Tony Sidney alla chitarra e Franco D'Andrea al piano - i Perigeo hanno avuto vita breve, neanche un decennio, ma sono riusciti lo stesso a lasciare il segno nella storia della fusion italiana con dischi di successo, cinque in tutto, e tour internazionali.
Un gruppo simbolo della sperimentazione jazz-rock italiana, rimasta in silenzio per quarantadue anni ad eccezione di sporadici live, e che per una sera si riunisce al Musart festival: sul palco suonerà una formazione molto vicina all'originale che allinea oltre a Tommaso al basso, Claudio Fasoli al sax, Bruno Biriaco alla batteria, Tony Sidney alla chitarra e Claudio Filippini alle tastiere, e, special guest il percussionista Alex "Pacho" Rossy. «Il senso di questa reunion è presentare dal vivo un repertorio che appartiene agli anni Settanta e al quale un buon pubblico è rimasto affezionato. La scaletta comprenderà almeno uno o due brani da ogni album» ha spiegato Giovanni Tommaso annunciando la serata.
Musart Festival si concluderà però all'alba di domani con il concerto per piano solo di Danilo Rea (ore 4,45, cortile degli Uomini, Istituto degli Innocenti, esurito), e dal pomeriggio si tengono gli appuntamenti gratuiti in piazza Brunelleschi tra cui quello con Eugenio Finardi La musica in movimento, su festival di Parco Lambro e l'addio in musica a Demetrio Stratos.