Suoni e installazioni luminose Apre il giardino d'artista nel parco di Villa Tre Tetti

Piccoli musei da scoprire

Sogno o son desto? Il dubbio può sorgere visitando Villa Tre Tetti, casa museo dell'artista Giorgio Riva a Sirtori, nel cuore del Parco di Montevecchia in Brianza. Un luogo dove creazione umana e paesaggio si legano tra loro ingannando sensi e sguardo. Un luogo suggestivo e straniante, in posizione panoramica straordinaria. Per molti è una novità da scoprire perché apre di rado, unicamente durante la stagione estiva, ed è stata riconosciuta museo dalla Provincia di Lecco solo quattro anni fa. Difficile descrivere il sito. È un'architettura articolata e mossa in cui esterno e interno si compenetrano, tutt'uno con il giardino che la circonda e con le opere d'arte che vi abitano, distribuite tra sale, terrazzi e verde. Un complesso in cui ogni elemento risulta intimamente legato e vive in un'unica trama. 

La peculiarità chiave di questo luogo però è un'altra: Villa Tre Tetti si visita al tramonto, perché a quell'ora si svela nella sua totale autenticità. A quell'ora infatti si accendono le «Luminose», collezione di oltre 200 sculture che emanano luci opalescenti, disseminate ovunque e fuse con l'ambiente. Segni d'interpunzione e alfabeti, simboli matematici e forme geometriche, sottratti ai loro contesti abituali, brillano nel buio accentuando il tono fiabesco dell'insieme. Ma chi è il padrone di casa? Riva, milanese classe 1933, è un architetto e artista dall'ingegno poliedrico: ha progettato Villa Tre Tetti come buen retiro in Brianza nel 1969. Tra i suoi interessi filosofia, teatro, antropologia, arte, matematica, letteratura. È anche autore di diversi saggi, l'ultimo sarà pubblicato da Skira in autunno con il titolo «Nell'antro di Efesto a fonder linguaggi». Perché Riva è convinto che i tradizionali confini tra le arti siano un artificio e che invece sia possibile intrecciare le loro espressioni: a questo sono dedicate la villa e la sua ricerca.

Come mai ha deciso di condividere la sua casa col pubblico trasformandola in museo? «Aprire il museo è verificare se certe esplorazioni sui linguaggi dell'arte si riducono a una dimensione ristretta, per pochi, o se fanno risuonare corde cui siamo tutti sensibili perché si tratta di linguaggi realmente universali. Ma è di certo un modo per coinvolgere altri nelle proprie avventure intellettive», spiega l'architetto. «Un solo esempio tra le proposte del museo: se colgo in Caravaggio formule che sono comuni alla sfera della luce come a quello del suono, posso trasferire certe fiction pittoriche anche al mondo dei rumori. Posso farti sentire una lingua di mare che si infila tra le colline di Sirtori: tutto ciò esce da altoparlanti montati nel bosco, ma entra nella tua testa sotto forma di una geografia che da suono si traduce in immagini visive. È con questo genere di sintassi che lego musica a pittura, land art a scultura, e in genere ai linguaggi dell'arte».

In luglio e settembre dunque, al crepuscolo, la villa svela i suoi segreti: in programma incontri e visite guidate condotte dall'artista. Passeggiate incredibili tra spazi, figure, suoni, versi poetici, note musicali e tracce di luce.

Chiara Vanzetto 

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In pillole

Villa Tre Tetti - Casa delle Muse, via Belvedere 39, Sirtori (Lecco).

Sabato 6, 20 e 27 luglio visite guidate, domenica 14 luglio incontro «Leonardo e la musica» con Ennio Cominetti, sempre alle ore 21, ingresso gratuito solo su prenotazione, tel. 039.95.59.36 o 339.78.99.501

Calendario completo e ulteriori informazioni su www.museo3tetti.it

Foto:

Al tramonto Una delle 200 «luminose» che si accendono all'imbrunire a Villa Tre Tetti