Il Pgt
L'unione fa la forza, così sette tra associazioni e comitati hanno costituito un coordinamento per far sentire la propria voce sulla tutela del verde. Il prodotto è "AltroPiano x Milano", che riunisce le associazioni Amici Parco Nord e Cittadini Bovisasca, BovisAttiva, i comitati Cittadini per Piazza d'Armi, la Goccia e Tutela Porto di Mare e i Seminatori di urbanità. L'obiettivo è portare i sostenitori di ciascun soggetto a supportare le stesse osservazioni al Piano di governo del territorio del Comune, per essere più incisivi.
Il debutto ufficiale di AltroPiano è fissato per stasera alle 20 allo Spirit de Milan, dove l'architetto Giuseppe Boatti illustrerà i passaggi tecnici della proposta, composta da dodici punti.
Le aree interessate sono Bovisa Goccia, Piazza d'Armi e l'ex Paolo Pini, ma anche la Cava Lucchini, Porto di Mare, Ronchetto sul Naviglio, l'ex asilo Martinetti e il Parco Nord.
Le richieste, al di là dei riferimenti a zone specifiche, sono generali e applicabili a più zone. «Il verde urbano è raro e va tutelato, a maggior ragione se si parla di aree boschive, come i duemila alberi della Bovisa, o di aree monumentali - spiega Boatti -. Non vogliamo fermare la riqualificazione di queste aree, ma chiediamo che i lavori riguardino le cubature già esistenti e non tolgano spazio al verde, che al contrario va valorizzato». Altra questione riguarda l'equilibrio idrogeologico del territorio. «Serve un piano di investimento nel Nord di Milano per il Seveso, è impensabile creare vasche di laminazione in un fiume così inquinato» aggiunge l'architetto. La richiesta è quella di maggiore chiarezza. «Non siamo d'accordo sull'aumento dell'indice di edificabilità per le grandi piazze, potremmo esserlo per i punti di interscambio, ma a patto che sia verificato prima l'impatto degli interventi» spiega Boatti, che sottolinea la "provocazione" del punto 12, nel quale si prevede di porre un termine di due anni per l'approvazione di un Piano territoriale metropolitano, pena il blocco del Pgt.
«L'obiettivo di stasera - spiega Luciana Bordin del comitato la Goccia - è ascoltare la gente, perché alla base di AltroPiano c'è l'idea di presentare le osservazioni non come sostenitori del singolo gruppo, ma come cittadini».