DOVE VOLANO LE FARFALLE

LIFE ANIMALI/ AL PARCO NORDDOMENICA 9 "BIOBLITZ" ALLA SCOPERTA DEI LEPIDOTTERI URBANI MINACCIATI DA CEMENTIFICAZIONE E AGRICOLTURA INTENSIVA. MA CHE DIMOSTRANO UNA BELLA TENACIA

olorate, eleganti e molto più longeve di quanto si pensi. Le farfalle non vivono un solo giorno, bensì qualche settimana fino a diversi mesi, a seconda della specie. Una buona notizia, a cui però va aggiunto che la loro esistenza è minacciata da cementificazione e agricoltura intensiva, che riducono gli habitat in cui trovano fiori e piante di cui nutrirsi. "Le farfalle sono in diminuzione in tutti i continenti - dice Silvia Di Martino, responsabile del settore lepidotteri del progetto GuardaMi, per lo studio della biodiversità urbana - l'Italia però si distingue a livello europeo come Paese con il maggior numero di specie". Ulteriore consolazione, il sapere che le brughiere della Lombardia permettono ancora a decine di specie di lepidotteri di svolazzare e riprodursi. Al Parco Nord, per esempio, le specie presenti sono circa 25 ed è proprio a loro che punta il Bioblitz, la maratona naturalistica per il monitoraggio delle specie in programma domenica 9 (alle 15 e alle 17, ritrovo Cascina Centro Parco, via Clerici 150 Sesto San Giovanni, partecipazione gratuita). "L'obiettivo è censire i lepidotteri", dice ancora Di Martino, che guiderà la spedizione. Muniti di binocoli e macchine fotografiche, i partecipanti avranno il compito di avvistare le farfalle. "Al Parco Nord vivono, fra le altre, le Atalanta e le Vanesse. Ogni specie ha però un periodo di volo specifico, nei prossimi giorni saranno più facilmente Affianco, una Vanessa del cardo; a destra, Podalirio (foto di Silvia Di Martino) avvistabili le Macaone e le Coenonynpha panphilus", aggiunge l'esperta. Meno facile da vedere, ma capace di avvicinarsi spontaneamente ai visitatori, è invece la Ilia: "Si tratta di una farfalla territoriale e curiosa, che non teme di appoggiarsi sulla braccia per succhiare un po' dei sali rilasciati dalla pelle", dice ancora Di Martino. Come fare a riconoscerla? Dalle grandi macchie sulle ali, le stesse che servono a spaventare i topi, per i quali le Ilia sono più buone che belle. ◆ QUANDO domenica 9 dalle 15 alle 17 ritrovo a: Cascina Centro Parco, via Clerici 150 a Sesto San Giovanni; la partecipazione è gratuita