alternanza scuola lavoro
pavia. Alcune classi del liceo scientifico Taramelli di Pavia e del liceo Omodeo di Mortara, con la collaborazione dell'Università di Pavia, Dipartimento di Scienze della Terra e dell'Ambiente e dell'Ente Parco del Ticino, hanno partecipato a una giornata di studio e di ricerca dell'oro sul Ticino.L'iniziativa, promossa dal professor Patrizio Torrese nell'ambito del programma di alternanza scuola - lavoro, ha impegnato i giovani con lezioni in classe e sul campo.progettoPaolo Severi, gemmologo, divulgatore di gemmologia, titolare della gioielleria Ori e Gemme di Pavia e appassionato cercatore d'oro, ha coinvolto i giovani spiegando che la ricerca dell'oro deve essere vissuta come un atto di partecipazione e amore nei confronti della natura, (e del Ticino in particolare). Ha inoltre sottolineato il fatto che, se uno "crede" in un progetto o in un'idea, non deve fermarsi di fronte agli inevitabili ostacoli, e ha citato esempi di cercatori d'oro amici suoi che ora gestiscono alcune miniere in Sudamerica. Ha pure ricordato Leonardo Da Vinci: grande scienziato in quanto artista, e grande artista in quanto scienziato. La ricerca dell'oro anche questo deve insegnare: lo studio, la ricerca, il lavoro non devono spegnere la capacità di sognare. Se non si sogna, nemmeno si possono realizzare i sogni.Come nei film La ricerca dell'oro nel Fiune Azzurro è antica. Plinio il Vecchio (23-79 D.C.) racconta che i Romani tenevano cinquemila schiavi per estrarre l'oro dai fiumi della Bassa Gallia (Piemonte e Lombardia Occidentale). Nel Ticino l'oro si trova sotto forma di pagliuzze di pochi millimetri.La ricerca sul fiume avviene ancora come nei film western: con una "batea" (la bacinella rotonda del cercatore) vengono man mano lavati via ghiaia e sabbia, mentre l'oro, che ha un peso specifico elevato, rimane sul fondo della bacinella. --