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Alla 24x1 ora in pista stupende storie di solidarietà e coraggio

( 17 Maggio 2019 )

L ' i N c h i e s T a d e L L a s e T T i m a N a

Sport, divertimento e socializzazione: giunta alla sua 38esima edizione, la corsa 24x1 ora, organizzata dal gruppo sportivo Zeloforamagno, resta uno degli appuntamenti più in vista dell'anno. «Qua non si tratta solo di arrivare al traguardo ma di creare una comunità sportiva che vede in questa iniziativa un'occasione importante per incontrare vecchi amici e condividere esperienze», spiega Raffele Brattoli, atleta peschierese e fondatore di Charity in the World, associazione di volontariato che partecipa alla competizione da molti anni. «Possono partecipare tutti: velocisti, maratoneti, passeggiatori e atleti di triathlon. Le regole sono molto semplici. Quest'anno hanno partecipato 52 squadre che fanno parte di gruppi sportivi provenienti da tutta la Lombardia. Ogni sportivo poteva decidere se correre frazioni di mezz'ora o di un'ora, un chip legato alla caviglia registrava i passaggi di tutti i partecipanti. Per quanto riguarda la staffetta venivano sommati i tempi dei corridori. Alcune squadre hanno corso per promuovere progetti di solidarietà, altre per la classifica. Noi, per esempio, per aiutare il centro riabilitativo per ragazzi down Il Girasole di San Severino Marche, progetto che vede coinvolto anche Constantin Boltan, atleta moldavo che ha subito l'amputazione della gamba sinistra all'età di vent'anni». Già membro della Nazionale Calcio Amputati e dell'organizzazione professionistica Urban Runners Milano, Boltan è un perfetto esempio di come la determinazione e la passione possano superare ogni tipo di avversità. «A 2 anni ho subito un brutto incidente alla caviglia e ho iniziato a sottopormi a lunghe cure invasive», spiega l'atleta disabile. «A 20 anni ho deciso di interrompere queste cure e di farmi amputare la gamba. È stato difficile, in molti hanno cercato di scoraggiarmi nel perseguire i miei sogni, ma la mia esigenza di sfogare il mio bisogno di libertà ha sempre prevalso. Per molto tempo ho fatto parte della Nazionale Calcio Amputati, ma il mio lavoro come operatore socio sanitario mi impediva di seguire tutte le attività, così mi sono dato alla corsa. Ho già partecipato a diverse maratone insieme a Urban Runners e sto crescendo di volta in volta migliorando i miei tempi. Quest'anno, per la mia terza partecipazione alla 24x1ora, ho chiesto a Brattoli di correre tutta la competizione raccogliendo fondi per la struttura di San Severino che è stata colpita dal terremoto del 2011. Come loro hanno saputo donarmi un sorriso, io voglio donarne uno a loro». Ma Charity in the World non è l'unica realtà che corre per solidarietà. L'associazione Ciseiallesei, nata da corridori amatoriali presso il parco Nord Milano, aiuta la cooperativa sociale Comin a raccogliere fondi per progetti che vanno in aiuto di bambini e anziani in difficoltà. «Quest'anno raccogliamo anche contributi in favore di una nostra amica che ha recentemente perso il marito», racconta il presidente Gianni Latella. «Cerchiamo di divertirci facendo del bene e di creare momenti di aggregazione. Dove c'è solidarietà, noi ci siamo». Un'altra realtà umanitaria che partecipa alla gara è l'associazione peschierese Amici del terzo mondo. «Per noi, è un'importante occasione per promuovere lo sport e per far conoscere le attività della nostra organizzazione», dichiara Maurizio Cremonesi, presidente del gruppo. «Il nostro scopo è quello di creare una rete di solidarietà e allargarla oltre i confini locali». 

Fonte: inFolio
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