I PRIMI BOSCHI CON IL BOLLINO BENESSERE

VERDE D'ITALIA

L'Italia è il primo Paese al mondo ad avere certificato i benefici delle sue foreste. Grazie a una procedura messa a punto dal Forest Stewardship Council (Fsc), ong internazionale che si occupa di promuovere la gestione responsabile di foreste e piantagioni, il benessere prodotto dagli alberi è oggi misurato scientificamente. In Italia hanno ottenuto questa certificazione mille ettari in Veneto, Lombardia e Trentino-Alto Adige.Trentatré le proprietà forestali pubbliche e private coinvolte, tra queste il Parco Regionale Oglio Sud (Cremona); il Bosco delle Lame, nell'entroterra del litorale veneziano; il Bosco Limite (Padova); i boschi di Bandiziol e Prassaccon, che rappresentano la foresta in pianura più estesa del Veneto orientale, e la Pineta di Eraclea Mare, vicino alla foce del fiume Piave. «Per ottenere la certificazione è stato valutato l'impatto positivo della foresta sulla conservazione delle specie animali e vegetali, sulla qualità e quantità dell'ac qua, sulla stabilità e sui nutrienti contenuti nel suolo, sullo stoccaggio e sequestro del carbonio e sui servizi turistico-ricreativi» spiega Diego Florian, direttore di Fsc Italia. Oggi «queste foreste conservano 220.229 tonnellate di CO , pari al2 le emissioni medie annue di 110.114 automobili, a cui si aggiungono 1.747 tonnellate stoccate grazie agli interventi di riforestazione. I metri cubi di acqua, prima filtrata e poi trattenuta in falda dagli alberi, con impatti positivi sulla sua disponibilità e potabilità, sono ogni anno 1.256.700 e il suolo di cui si evita l'erosione ammonta a 7,5 le tonnellate, mentre sono 458 gli ettari accessibili per lo svago e il tempo libero». Insomma, un esempio anche per il resto d'Italia, un Paese con 11 milioni di ettari di boschi, in gran parte poco valorizzati.