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𝐄𝐨𝐥𝐢𝐜𝐨: 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐠𝐠𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐠𝐥𝐢 𝐮𝐜𝐜𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐝𝐚𝐥 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐡𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞

( 04 Ottobre 2022 )

Sempre più spesso sentiamo parlare dell’eolico come un'alternativa non inquinante alle fonti fossili. Ma questa tecnologia è davvero a ridotto impatto ambientale? Secondo quali parametri devono essere scelti i siti per i parchi eolici? Ci sono limitazioni ambientali che dovrebbero farci scegliere altre fonti energetiche? Uno studio pubblicato su Journal of Applied Ecology punta l’attenzione sull’impatto che le infrastrutture eoliche potrebbero avere sugli uccelli, fornendoci informazione importanti per scelta dei nuovi siti, in modo da coniugare la lotta ai cambiamenti climatici con la salvaguardia della biodiversità.

Gli impianti eolici sono costituiti da turbine alte fino a 135 m e da linee di trasmissione elettrica alte fino a 60 m. Spesso di colore bianco, possono essere ostacoli poco visibili per gli uccelli provocandone la morte. Ma dati raccolti qualche anno fa dal U.S. Fish & Wildlife Service, sedavano le preoccupazioni riguardo alla possibilità di una vera e propria strage di uccelli causata dalle turbine eoliche. Emergeva, anzi, che, almeno negli Stati Uniti, la maggiore causa di morte per gli uccelli fossero, in realtà, i nostri amici gatti.

Tuttavia, è ragionevole pensare che con l’intensificarsi della costruzione dei parchi eolici il rischio di collisioni possa diventare molto significativo per gli uccelli, almeno in alcune zone. Questo vuol dire che dovremmo smettere di guardare all’eolico come una fonte energetica dall’alto valore ambientale?

Assolutamente no, almeno secondo il team guidato da Jethro Gauld della University of East Anglia, a capo del lavoro: il punto di svolta, infatti, è identificare precisamente tramite misure GPS le aree in cui gli uccelli correrebbero un rischio maggiore di collisione con le turbine eoliche e le linee elettriche, ed escluderle dalla pianificazione dei nuovi parchi eolici. Se nelle zone classificate ad alto rischio si trovano già dei parchi eolici invece è comunque possibile mitigare i rischi di collisione osservando le abitudini di volo delle diverse specie di uccelli.

Lo studio ha permesso di identificare le aree in cui gli uccelli sono ad alto rischio di collisione a causa della presenza di parchi eolici. Cosa si può fare in questi casi per ridurre l’impatto ambientale? Si possono prevedere periodi di spegnimento temporaneo che coincidono con il picco della stagione migratoria. Oppure, secondo quanto riportato in uno studio pubblicato sempre su Journal of Applied Ecology, si può monitorare in tempo reale il movimento degli uccelli attraverso sistemi sofisticati che accoppiano telecamere e procedure di machine learning. Così si può regolare il movimento delle turbine riuscendo ad anticipare l’arrivo di uccelli che planano anche ad altissima velocità, come le aquile. Più semplice, ma utile, è la soluzione di rendere le turbine e le linee di trasmissione visibili, colorando ad esempio le pale e marcando le linee di trasmissione elettrica.

Bibliografia: https://datadryad.org/stash/dataset/doi:10.5061/dryad.pnvx0k6kx

𝐄𝐨𝐥𝐢𝐜𝐨: 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐠𝐠𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐠𝐥𝐢 𝐮𝐜𝐜𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐝𝐚𝐥 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐡𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞
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