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Clima, gli scienziati dell’Ipcc ci hanno detto tutto

( 11 Agosto 2021 )

ll 9 agosto 2021 un report pubblicato dall’IPCC (il gruppo intergovernativo dell’ONU sul cambiamento climatico) ha lanciato l’ultimo allarme: alcuni dei cambiamenti causati dalle attività umane sull’ambiente sono già “irreversibili” e “miliardi di persone sono in pericolo immediato” per questo.

Secondo i 234 scienziati provenienti da 66 paesi che hanno firmato il rapporto, per evitare effetti catastrofici e irreversibili, è necessario non superare l’aumento della temperatura media globale – causata dalle emissioni di gas serra, come la CO2 e il metano – di 1,5 gradi centigradi

Soglia che, stando così le cose raggiungeremo e sfonderemo in soli vent’anni. Agire ora, quindi, significa far sì che quella soglia venga raggiunta, ma non superata, ricordano gli scienziati dell’Ipcc. Del resto alcuni degli effetti che stiamo vivendo e osservando, come le alluvioni o gli incendi, non si verificavano sulla Terra da migliaia, se non centinaia di migliaia di anni. Mentre altri – come l’innalzamento del livello dei mari – sono già da considerarsi come irreversibili. Secondo il dossier presentato il 9 agosto, quello relativo alle basi e alle evidenze scientifiche, il pianeta Terra ha già subito un riscaldamento pari a 1,1 gradi rispetto al periodo 1850-1900, con un’accelerazione drastica negli ultimi annil riscaldamento globale sta interessando ogni regione della Terra e molti dei cambiamenti che stanno diventando irreversibili.

Durante l’Accordo di Parigi del 2015, i governi del mondo hanno concordato sull’obiettivo di limitare l’aumento delle temperature a “ben al di sotto dei 2 gradi, preferibilmente sotto 1,5 gradi Celsius, rispetto ai livelli preindustriali.” Il trattato è stato firmato da 197 Paesi e ratificato da 191, e comprendeva l’impegno da parte dei principali inquinatori di ridurre le proprie emissioni, creando una timeline di obiettivi intermedi e meccanismi di verifica. Ovviamente, l’estate 2021 ha dimostrato che la situazione non è positiva neanche ai livelli attuali—per cui se non riuscissimo a stare entro gli ambiziosi limiti di Parigi, il mondo in cui vivremmo sarebbe molto meno sicuro di ora.

Quando il clima diventa più caldo, la maggior parte degli effetti avvengono gradualmente. Ma la comunità scientifica sa che esistono dei cosiddetti “punti di non ritorno,” ovvero “soglie per cui un cambiamento minuscolo può spingere un dato sistema in uno stato completamente diverso

Diventa “inequivocabile” che la nostra attività influenza abbia reso l’atmosfera, gli oceani e le terre emerse bollenti. Siamo la causa principale del ritiro dei ghiacciai a livello globale dagli anni Novanta e della diminuzione del ghiaccio marino artico tra il 1979 e il 1988 e il 2010 e 2019.

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